Presta attenzione al tuo benessere psicofisico, dagli sempre prirità.
“E’ fondamentale passare dalla modalità del fare alla modalità dell’essere.”
Lo stress è un particolare stato psicofisico in cui sia la mente sia il corpo, si preparano a scappare, a combattere o a bloccarsi in uno stato di “congelamento”. E’ una risposta antica che abbiamo ereditato dai nostri antenati, dai primi uomini che hanno abitato la Terra. Una parte del nostro cervello, chiamata cervello limbico, è la sede di diverse strutture cerebrali, una di queste è l’amigdala.
E’ chiamata anche centro delle emozioni e si attiva ogni volta che viene rilevato un pericolo sia fisico, sia legato al nostro comportamento, alle nostre emozioni, alle interazioni con il mondo esterno. Facciamo un esempio: un allarme antincendio è concepito per attivarsi nel caso in cui rilevi la presenza di fumo in una certa quantità.
L’amigdala, allo stesso modo, se rileva un pericolo, attiva una serie di comunicazioni con varie parti del cervello e del corpo fino alla produzione di cortisolo e adrenalina che sono necessari appunto o per combattere o per scappare. Dopo tale evento, però, i livelli di adrenalina e cortisolo, dovrebbero ritornare nella norma (omeostasi) in modo da ripristinare il corretto funzionamento mente-corpo.
Se i livelli di questi ormoni rimango alti a lungo o in maniera continua, si possono attivare delle risposte compensatorie del nostro sistema mente-corpo come ansia, sudorazione, battito accelerato, pressione alta, incremento degli zuccheri nel sangue e ancora più importante, stand-by del nostro sistema immunitario.
Quando c’è tanta adrenalina e cortisolo, la priorità non è più la riparazione ma la sopravvivenza.
E’ quindi fondamentale accorgersi di questo stato e iniziare ad utilizzare delle strategie in grado di gestire lo stress.
Alcune delle strategie più efficaci consistono nell’utilizzo della visualizzazione, della meditazione, delle tecniche di coerenza cuore-mente.
Queste strategie contribuiscono da subito a ridurre i livelli di stress, ribilanciando ormoni, neurotrasmettitori e energie nella nostra mente e nel nostro corpo.
Il primo passo, però, è accorgersi di questo: essere consapevoli.
La consapevolezza è un fattore fondamentale, spesso trascurato nella nostra vita frenetica. Passiamo la maggior parte della giornata inconsapevoli, guidati solo dalle “cose da fare”, da programmi inconsci e convinzioni limitanti che ci fanno vivere costantemente in uno stato di allarme.
E’ fondamentale passare dalla modalità del fare alla modalità dell’essere.
Un suggerimento è quello di iniziare da subito a meditare, a prendersi uno spazio personale di ascolto, di raccoglimento. Lo possiamo fare con poco, ci occorre solo un posto tranquillo, pochi minuti ad occhi chiusi, per iniziare a sentire il nostro respiro che entra e che esce dalle narici. Ci accorgiamo subito, però, che la mente inizia a vagare e il nostro compito sarà sempre lo stesso, riportare l’attenzione al respiro all’aria fresca che entra e all’aria calda che esce. Questo modificherà il funzionamento del nostro cervello che passerà dal produrre onde beta al produrre onde alfa.
Questo esercizio di Mindfulness (consapevolezza) permette al nostro cervello di cambiare marcia, di passare ad un modalità di funzionamento diversa, con meno stress, con meno ormoni quali adrenalina e cortisolo.
Molti mi chiedono quante volte devono mediate? La mia risosta è un’altra domanda: quante volte ti lavi i denti, ti fai la doccia, mangi?
Il nostro spazio personale deve diventare parte della nostra routine quotidiana, per questo è fondamentale costruire un semplice protocollo delle buone abitudini, da rispettare. Se lo farai per almeno 2 mesi, questa diventerà una nuova sana abitudine.